Mariateresa Cembrani (Messina – San Matteo Giostra)
La mia esperienza di volontariato di quest’anno presso l’Oratorio di San Matteo-Giostra (ME) si è realizzata attraverso la partecipazione al progetto “Comunità Attorno”, promosso dal Servizio Civile Universale con i Salesiani: tale progetto ha avuto la durata di 12 mesi e ha previsto 25 ore di servizio settimanali.
Da volontaria del Servizio Civile, ho avuto modo di interagire e relazionarmi con i ragazzi che frequentano il nostro Oratorio e con i miei colleghi all’interno di un contesto sociale complesso ma, non per questo, privo di autenticità ed empatia. Le attività realizzate sono state prevalentemente rivolte al sostegno allo studio pomeridiano, a momenti ludico-ricreativi e a laboratori sportivi (calcio, pallavolo) teatrali e musicali, con l’obiettivo di accrescere la partecipazione dei ragazzi alla vita di comunità, incrementare la condivisione di esperienze con i coetanei e sviluppare le loro abilità individuali.
Sfortunatamente, l’anno è stato segnato dall’insorgere della Pandemia di Covid-19: ciò ha comportato una necessaria rimodulazione delle attività, al fine di sostenere i nostri ragazzi e le loro famiglie in un momento tanto critico. Per questo motivo, dall’inizio di Aprile in poi noi volontarie del Servizio Civile, coadiuvate dagli animatori salesiani, abbiamo cercato di mantenere un contatto diretto di gratuità e di presenza con quanti ne avessero bisogno, partendo col garantire il “Doposcuola a distanza” avvalendoci di piattaforme digitali quali “Zoom” o “Google Meet”.
Non era una scommessa semplice, dal momento che aiutare un bambino o un adolescente a svolgere i propri compiti scolastici online può risultare complesso, sia per l’operatore volontario che per lo studente: infatti, è necessario organizzare per tempo il materiale appropriato, concordare gli incontri, tenere conto dei possibili imprevisti tecnici (ad esempio, problemi di connessione in rete). I risultati del nostro lavoro sono stati incoraggianti: molti dei ragazzi sono divenuti più autonomi e responsabili nell’adempiere al loro dovere e, personalmente, ho acquisito la consapevolezza di poter fare la differenza, attraverso il mio singolo operato, per ognuno di loro.
La nostra volontà di esserci per la collettività, specie in un contesto difficile come quello di Giostra, ci ha portati a pianificare “Estate Ragazzi”: un Gr.Est. durato cinque settimane e replicato poi nelle prime settimane di settembre. Durante tali periodi, abbiamo realizzato attività di formazione, giochi, sfide a squadre e tornei, nel rispetto dei protocolli sanitari e del distanziamento sociale. Anche questa esperienza è stata di non poco impegno, in termini di organizzazione e di gestione delle diverse attività. Tuttavia, anche in questo caso, sono stati proprio i partecipanti a rispondere in maniera entusiasta alle nostre proposte, mostrando un significativo coinvolgimento, stabilendo importanti legami affettivi tra loro e con tutti noi animatori; ma, soprattutto, hanno saputo divertirsi osservando scrupolosamente regole che potevano risultare di non facile applicazione per loro, come l’igienizzazione delle mani, il mantenimento delle distanza, l’utilizzo obbligatorio della mascherina o l’assenza di contatto fisico.
Sono dell’avviso che garantire momenti insieme di svago, di formazione e di supporto in sicurezza abbia comportato impegno e fatica da parte nostra, ma tutti noi siamo stati ripagati dalla felicità che abbiamo donato ai nostri ragazzi, oltre che dall’incredibile opportunità di contribuire al loro percorso di crescita.
Questa comunità merita il rispetto, la volontà e l’abnegazione che ognuno di noi, nel proprio ruolo e, paradossalmente, anche nella capacità di saper andare oltre i propri limiti, ha messo in campo: pochi momenti di vita sono in grado di farti apprendere un valore così importante!
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