La mia esperienza a santa Chiara

Salve a tutti, sono Granà Alessia, ho 26 anni e ad ottobre dell’anno scorso ho iniziato questa esperienza di servizio civile nazionale presso l’ente salesiano Santa Chiara, sito in Piazza Santa Chiara nel quartiere Ballarò di Palermo. Tra i vari progetti ho scelto “Un nido in cui crescere”, mi ha colpito da subito la denominazione del progetto e dopo aver letto gli obiettivi e le attività mi sono detta: “sì, è l’esperienza giusta per te, per svariati motivi…io sto ultimando il corso di laurea di psicologia del ciclo di vita, un orientamento che si concentra molto sullo sviluppo del bambino e su tematiche inerenti l’integrazione sociale e il multiculturalismo.
L’asilo, infatti, ospita bambini dai 0 ai 5 anni, figli di donne straniere che vivono in condizioni di disagio socioeconomico. Non mi dilungo sui dettagli del progetto perché ne avrete già preso visione ma voglio assicurarvi che il lavoro concreto che si va a realizzare è coerente con gli obiettivi specifici del progetto.
La mia esperienza nasce dalla voglia di lavorare coi salesiani perché condivido i loro nuclei formativi centrali: l’esperienza pratica per “sperimentare” la vita adulta, la possibilità di definire la propria identità e rafforzare la propria personalità, e riscoprire la propria fede tramite il contatto quotidiano con la povertà e l’esclusione sociale. Condivido inoltre il pensiero di Don Bosco: aiutare ed educare i giovani alla solidarietà e all’amore.
Quando ho iniziato la mia esperienza sapevo di avere dei limiti, non tanto professionali, perché avevo già delle precedenti esperienze con bambini, anche se Santa Chiara è proprio una realtà a sé stante e diversa da ogni altra esperienza che si può fare, ma piuttosto caratteriali, personali. Ero sempre poco dinamica, poco allegra… adesso vi dico che non saprei vivere senza sorridere almeno una volta al giorno, senza donare me stessa in tutto ciò che faccio ed in cui credo, senza movimento. L’amore che i bambini mi hanno donato mi ha scaldato il cuore e mi ha trasformata in un’altra persona. Sono cresciuta, maturata. Ho appreso cose che non si imparano di libri, ho realizzato cose che non credevo neanche fossi capace di fare , ho superato limiti che pensavo di non riuscire ad oltrepassare. Tutto ciò viene dall’insegnamento dei bambini: insegnano a trovare la forza anche nei momenti difficili…e ci saranno, o per un problema personale che influenza le prestazioni lavorative o per incomprensioni coi colleghi…ma trasmettono il coraggio di andare oltre, la pazienza e la sopportazione per far fronte alle situazioni spiacevoli, la gioia di vivere ogni giorno in modo più leggero, spensierato, perché guardando loro, le loro famiglie e le loro difficoltà capisci che non hai tutti i problemi del mondo, allora ecco che inizi ad apprezzare le cose che hai sempre dato per scontato, quelle che non vedevi…
Non c’è cosa più bella del sorriso di un bambino fatto per ringraziarti, per chiederti coccole ed attenzioni…non c’è soddisfazione più grande di quando una mamma ti dice:” Grazie per ciò che fai per mio figlio, sta crescendo bene, ha voglia di venire perché sa che trova te…” è lì che ti senti realizzato, quando sai che stai dando un aiuto, ti stai rendendo utile a qualcosa o a qualcuno. Da lì nasce la voglia di cambiare, di essere migliore e metterti ogni giorno, sempre di più, alla prova.
Da quest’anno il progetto si chiamerà un “un nido a colori”, denominazione che si addice proprio a ciò che si vive lì dentro: un mix di colori ed emozioni…è un luogo magico che mi ha dato tanto, sia a livello professionale che a livello personale.
Conosci gente, persone nuove e ti fidi da subito perché sai che collaborerete per un obiettivo comune. Nascono amicizie vere, quelle che sei sicura che ritroverai anche alla fine dell’esperienza ed in altri momenti di vita, quelle che nascono dalla costanza e frequenza quotidiana e non ti lasciano più…Ascolti i consigli delle persone che lavorano lì da anni e li fai propri, metti in pratica le tue competenze e ne sviluppi di nuove, superi barriere ed ostacoli.
Questa è l’esperienza che vi auguro andrete a fare, un’esperienza di formazione, crescita, esperienza che ti cambia la vita, che ti apre strade, che ti mette di fronte a delle scelte e ti sviluppa la capacità di farle.
Dopo questa esperienza so per certo cosa voglio fare dopo la fine del servizio: cercare lavoro dove ci siano bambini, arricchirmi ancora di valori e costumi di culture altre, creare contatti, nessi culturali tra le cose e la gente.
Non c’è lavoro più bello al mondo secondo me. Casa Santa Chiara rimarrà nel mio cuore per sempre, è un porto sicuro, una seconda dimora, una seconda e grande famiglia, che ti accoglie, ti matura e ti prepara alla vita. Per tutto ciò dico Grazie per l’opportunità che mi è stata data.

 

La volontaria, Alessia Granà
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