Grazie alla vita, grazie a me stessa e grazie.

Mi chiamo Ester, ho 24 anni. La mia esperienza con il Servizio Civile inizia il 31 Ottobre 2017. Entusiasta di voler intraprendere questo percorso, mi informai su quali fossero i requisiti necessari affinché potessi partecipare ai vari progetti che offre il Servizio Civile sul territorio e non. Scelsi di seguire uno dei progetti dell`associazione dei Salesiani, i quali principi si fondano sugli ideali di San Giovanni Bosco, il Santo che dedicò la propria vita ai giovani disagiati, educandoli all`amore e alla solidarietà. Il progetto che scelsi si chiama ” casa mia ” quindi svolsi la mia attività di volontaria presso una casa famiglia della mia Città ( Messina ). Dedicare le proprie giornate ad una casa famiglia significa conoscere realtà importanti, la struttura ospita bambini piccoli insieme alle madri, tutti di varie etnie e culture, che si trovano a fronteggiare situazioni e condizioni di disagio socio-economico con problematiche sulla gestione della genitorialità . Essere volontario in questo ambito significa voler essere profondamente dediti all`aiuto verso i più bisognosi, senza sapere come e cosa fare, non serve un insegnamento bisogna semplicemente immedesimarsi, bisogna cercare di accudire, confortare, sostenere, consigliare o cercare di dare ad altri un esempio migliore. Lavorare come volontaria del Servizio Civile presso la casa famiglia mi ha dato tanto, mi ha permesso di guardarmi dentro, mi ha donato l`opportunità di essere grata alla mia vita poiché ci si rende conto di quanto in realtà si è fortunati rispetto ad altri, si vivono dinamiche e realtà ben diverse dalle proprie, situazioni incredibili ma viverle ti cambia ! Ti sveglia ! Ti insegna ad affrontare la propria quotidianità dando la giusta importanza alle cose, alle persone, ai luoghi di tua conoscenza, non dando nulla per scontato, si ha la possibilità di crescere interiormente e imparare ad apprezzare realmente e realisticamente ciò che Dio nella vita ti ha donato, ti ricorda che la vita va vissuta accettando le sofferenze e i propri affanni. Essere un volontario presso una casa famiglia significa sacrificio, pazienza, sopportazione, voglia di farcela. Il Servizio Civile non è soltanto un lavoro bensì una realtà di vita, ti scalda l`anima e ti forgia. È senza dubbio un esperienza che ti segna a livello umano e non saranno tante o poche parole scritte a simboleggiare ciò che ho vissuto in questo anno di servizio, i mille episodi, i mille sorrisi di bambini meravigliosi e non solo… ovviamente come in tutte le cose ci sono alti e bassi quando ad esempio i propri valori non li riscontri nel contesto lavorativo e si innescano tante dinamiche diverse che ti scoraggiano perché nella vita poco contano le apparenze, bisognerebbe essere più umani soprattutto in determinati contesti e a quel punto si è sempre pronti ad andare avanti avendo come motivazione un obiettivo finale: quello di aver lasciato un segno di cambiamento esattamente come il segno che ciascuna di queste persone conosciute quest`anno ha lasciato in me, ognuna di loro con una storia diversa. Oggi alla fine di questa esperienza dico grazie alla vita che mi ha permesso di iniziare e finire questo percorso, mi ha dato modo di mettere in pratica le mie competenze, mi ha cambiato nel quotidiano nel modo di pensare e di agire è stato un anno di crescita personale, un opportunità di riflessione, mi ha permesso di conoscermi meglio di superare i miei limiti di capire le mie fragilità e i miei punti di forza . Grazie alla vita, grazie a me stessa e grazie al Servizio Civile.

La volontaria, Ester
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